Tesi 5: Selvicoltura e pianificazione: la corretta sintesi tra sviluppo e tutela del territorio
Le risorse legnose, oggetto di una pressante attività speculativa, e la crescente necessità di una valorizzazione dei servizi ecosistemici forestali, rendono necessaria una competente pianificazione, in grado di contribuire a una gestione sostenibile delle risorse naturali.
Queste riflessioni non devono tralasciare, bensì coniugare, gli aspetti imprenditoriali e ambientali, nell’ottica di una mutuale e reciproca condivisione di obiettivi rivolti all’incremento del benessere anche sociale. Obiettivi perseguibili proprio grazie al contributo dei dottori forestali e dei dottori agronomi.
Coordinatori:
Marco Bonavia, Consigliere CONAF
Silvio Balloni, Consigliere CONAF
Modera:
Paolo Mori, Compagnia delle Foreste
Relatori:
Alessandra Stefani, Direttore Generale DIFOR del MIPAAF
Elisabetta Gravano, Funzionario Regione Toscana Settore Forestazione Agroambiente
Mauro Agnoletti, Professore Università di Firenze
Raoul Romano, Ricercatore CREA-PB
Saverio Maluccio, Ricercatore CREA-PB
Federico Guglielmo Maetzke, Professore Università di Palermo – referente SISEF
Rocco Rosario Tramutola, Architetto Dirigente DGABAP MiC
Massimo Bastiani, Coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume
Federico Roggero, Professore Università Sapienza di Roma
Paolo Maria Terzolo, Dottore Forestale GdL Foreste CONAF
Silvio Balloni, Dottore Agronomo Coordinatore Dipartimento
Politiche della Professione CONAF
Marina Marinelli, Generale di Brigata CUFAA Regione Toscana
GOAL 6 | Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
“Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”;
GOAL 13 | Lotta contro il cambiamento climatico
“Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”;
GOAL 15 | Vita sulla terra
“Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica”.